Con il termine contract, nell’ambito dell’arredo, ci si riferisce a due differenti sistemi commerciali: il primo riguarda le forniture di mobili destinate a grandi sviluppi immobiliari, pubblici o privati. Il secondo interessa invece le cosiddette forniture “chiavi in mano” in cui l’azienda di arredo agisce essa stessa da contractor e realizza interamente il progetto per conto del cliente, dai rivestimenti agli arredi, dalle finiture agli impianti. Nell’ottica di un servizio completo l’azienda offre progettazione, produzione, installazione finale di mobili e soluzioni di arredo e complementi.
Per un’azienda di arredamento non significa vendere prodotti ma piuttosto fornire servizi per arredare gli spazi in modo funzionale rispondendo a precise esigenze tecniche ed estetiche. La capacità di organizzazione, di gestione e controllo delle attività e la qualità della produzione sono i punti di forza di chi opera nel settore dell’arredo contract, ma è di fondamentale importanza anche la capacità di selezionare e cooperare con altre entità subfornitrici come possono essere ad esempio le imprese artigiane che operano in settori specifici quali la lavorazione dei tessuti, del vetro, della decorazione, della pelle.Grazie all’unione ed al coordinamento di competenze specifiche si raggiunge l’obiettivo finale, cioè la realizzazione di un’opera di qualità caratterizzata da un elevato livello di personalizzazione.
L’azienda contractor è, dal punto di vista civilistico, un’impresa appaltatrice il cui ruolo è disciplinato anche all’interno del Codice Civile (Articolo 1655 – contratto d’appalto) e da tutta la normativa in materia di edilizia.
Fonti: Ilsole24ore, Giussani.it